Archivio mensile:Maggio 2019

I tuppi e i dubbi del 28 aprile

Conclusa la campagna elettorale riprendo a scrivere nel mio blog per i miei 15 lettori (si scherza).

Tutto tace a Motta Sant’Anastasia dopo i fuochi d’artificio e nel paese dove “la mafia non esiste” succede che nel corso di un blitz antimafia (operazione Gisella) vengono arrestati diversi esponenti del clan mottese dei “Tuppi“, famiglia mafiosa federata con la cosca dei Mazzei con l’accusa di furto, estorsione in concorso, ricettazione e riciclaggio, rapina, detenzione di armi e molto altro con l’aggravante del metodo mafioso. Tutto questo veniva fatto, pensate un po’, con la presunta complicità di un carabiniere in servizio a Motta che avrebbe avuto il compito, tra le altre cose, di riferire al clan tutto quello che accadeva in caserma.

Tutto tace a Motta e nessuno osa dire che nelle ore concitate vissute domenica, proprio all’ingresso dei seggi elettorali, alcuni degli arrestati stazionavano e si interessavano fortemente alla contesa elettorale, accompagnando persone a votare. Chi avranno votato e chi avranno fatto votare? Il voto è segreto, certamente, ma l’inquietante interrogativo deve essere pubblico. Perché la mafia vive e vince nei nostri silenzi.

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