Archivio mensile:giugno 2022

Caffè #1: la piazza e la frana

Hai ragione tu, amico mio. Lo dovremmo dire ma poi andrebbe a finire sempre in caciara e francamente sono stanco. L’odio annulla la conversazione, la dialettica, il confronto e fa precipitare prima i pochi e poi i tanti verso la perdizione. L’odio è contagioso e nuoce indirettamente tutti, un po’ come il fumo passivo. Bisognerebbe dirlo che realizzare una piazza in una zona franosa è come realizzare la casa di paglia dei tre porcellini ma poi ci direbbero che siamo sempre i soliti gufi. Come accadde per la rotonda (ormai distrutta dalla frana) e per la villetta del calvario (franata e all’abbandono). Tutto ciò che denunciammo poi purtroppo si verificò. Non è una questione di veggenza, è una questione di buon senso. Occorrerebbe, certamente, prima occuparsi dell’emergenza e poi di tutto il resto ma vaglielo a spiegare a quei tipi lì. Sì, sono felice di stare in un cantuccio e di non far parte di questa degenerazione politica, ne abbiamo discusso tante volte. L’unico (enorme) rammarico sta nel fatto che questo paese ha sempre delegittimato persone capaci, genuine e generose come te. Perché con te e altri alla guida saremmo tornati a salire, ne sono certo. Invece siamo qui, con la testa rivolta verso il basso, in direzione baratro. E quanto ci manchi e quanto bisogno avremmo di tornare a sognare sorseggiando un caffè. Non ti prometto nulla ma, quando ne avrò voglia, proverò a scrivere qualche nostra conversazione qui nel blog. Giusto per non perdere l’abitudine di prendere un caffè insieme.

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