Il vostro carrozzone, la nostra Locomotiva (scrive Samuel)

Abbiamo scelto il nome del primo comitato Possibile catanese. Si chiamerà “La Locomotiva”. Un nome che ha, naturalmente, un significato ben preciso. Un nome proposto in assemblea da Samuel Boscarello, un ragazzo che sprigiona entusiasmo e voglia di fare ad ogni parola pronunciata. Per questo, anziché avventurarmi nello spiegare il nome, ho chiesto proprio a Samuel di scrivere qualche riga sul perché della scelta.

Scegliere un nome è sempre difficile. Del resto “le parole definiscono il mondo”, diceva Giorgio Gaber in Destra-Sinistra. Ecco, noi siamo di Sinistra. Con la esse maiuscola, perché ne andiamo orgogliosi e crediamo nelle nostre idee. Questo è un altro punto fondamentale, perché “destra” e “sinistra” sono dei contenitori: cosa ci sta dentro lo decide il presente. In centocinquant’anni siamo passati dalla sinistra liberale di Depretis a quella mazziniana, poi fu la volta del Partito socialista italiano e, più tardi ancora, dei comunisti. E oggi? C’è chi predica la morte delle ideologie, crollate insieme ad un muro durante l’autunno tedesco del 1989. Ma nei tempi in cui la politica ha reso normale cambiare partito in base al proprio tornaconto, è necessario che si torni ad agire sulla base di ideali e passioni, le forze vive che possono far rinascere una democrazia come quella nostra, che ha perso anche la fiducia dei cittadini. Questa è La Locomotiva, una macchina a vapore che traina gli altri vagoni, senza gerarchie né superiorità. Il treno della Sinistra ha bisogno di nuovo carburante per muoversi sulle rotaie della storia: cooperazione, solidarietà, giustizia sociale, ecologia e pacifismo sono i valori che ci animano e spingono tutti noi ad immaginare un avvenire nuovo, senza sfruttamento e oppressione, in cui la democrazia possa espandersi in ogni settore della società e dell’economia, spazzando via vecchi privilegi e rapporti di forza. Belle parole e nient’altro? Venite a vedere con i vostri occhi. Molti di noi hanno lasciato il Pd, rifiutandosi di salire sul carrozzone del renzismo, alcuni hanno scoperto qualcosa in cui scommettersi per la prima volta, altri ancora sono tornati a bordo dopo essere scesi ai tempi dei Democratici di sinistra. Ci sono gli ex Pci e i giovani che non hanno conosciuto Berlinguer, ma il bello è proprio questo: i primi stanno ad indicarci da dove veniamo, i secondi ci dicono dove andiamo. Questa è la nostra identità, il motivo principale per cui abbiamo scelto questa canzone di Guccini per il nome del Comitato Possibile di Catania: da una parte la storia tragica dell’anarchico Rigosi, vissuto “ai tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti”, dall’altra l’augurio di speranza per il futuro espresso alla fine del brano. Un augurio che vogliamo dedicare a tutti quelli convinti che la macchina si sia fermata per sempre e vada rottamata, magari sostituita con una bella Tav.   “Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore Mentre fa correr via la macchina a vapore. E che ci giunga un giorno ancora la notizia Di una locomotiva, come una cosa viva Lanciata a bomba contro l’ingiustizia.”   Ecco, voi tenetevi il carrozzone. Noi preferiamo essere quella locomotiva.

Allora, buon viaggio a tutti noi! p.s. chiunque fosse interessato a partecipare alle riunioni potrà usare questo gruppo facebook: Catania #Possibile treno_vapore

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