Un fondo, anzi due, per le imprese: le proposte di Immagina

Viviamo giorni in cui stiamo imparando a riscoprire il nostro tempo e a dargli il giusto valore. Viviamo giorni in cui ci tocca distanziarci e allontanarci l’un l’altro, allo scopo di funzionare come una comunità, di proteggerci e aiutarci a vicenda, così come ha scritto Emiliano Zappalà qualche giorno fa in questo blog.

Ma viviamo anche giorni di angoscia, di ansia, di dolore, di difficoltà a immaginare il domani, a proiettarci in un futuro che assume, sempre più, le sembianze di un buono spesa e di un affitto da pagare.

Per queste (e molte altre) ragioni, Immagina sta provando a dare supporto all’azione amministrativa del nostro Comune con proposte e iniziative concrete.

Lo abbiamo fatto nelle scorse settimane, rendendo i nostri canali social strumenti di informazione costante e creando un numero di assistenza whatsapp per la presentazione delle domande “buoni spesa”.

Lo abbiamo fatto proponendo all’Amministrazione la sospensione dei tributi comunali fino al 31.05.2020, l’ampliamento della platea dei beneficiari dei “buoni spesa” stanziati dalla Protezione Civile Nazionale, la liberalizzazione della rete Wi-Fi e la richiesta di istituzione di un supporto pedagogico e psicologico per tutte le famiglie in difficoltà.

Oggi, raccogliendo gli umori dei commercianti e degli artigiani locali, abbiamo presentato due proposte che, speriamo, possano ricevere l’attenzione dovuta. Il Decreto “Cura Italia”, infatti, ha concesso agli Enti Locali la sospensione del pagamento della quota capitale per i mutui accesi con la Cassa Depositi e Prestiti a condizione che le somme risparmiate vengano spese per i bisogni insorti a seguito all’emergenza Covid-19. La quota ammortamento per mutui e prestiti obbligazionari del nostro Comune per l’anno 2020 ammonta a 164.371,52 Euro.

Con tali somme chiediamo all’Amministrazione di creare due fondi:

  • un fondo per liquidare la somma di 1.000 Euro a fondo perduto a tutte le imprese con sede nel nostro territorio, attestando il periodo di chiusura lavorativa imposta da Decreto e la diminuzione del volume d’affari;
  •  un fondo per contribuire, con tetto massimo di 500 Euro, al pagamento del canone di locazione per gli immobili utilizzati dalle imprese per lo svolgimento della propria attività lavorativa.

Con queste iniziative proviamo a dare supporto all’azione della politica locale, tentando di illuminare, con la nostra lampadina di speranza, gli angoli più bui di questa pandemia. Grazie a tutti i cittadini che, contattandoci in queste settimane, ci hanno dato la possibilità di riscoprire il senso autentico della parola “rappresentanza”.

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