panem et circenses

Parliamo sinceramente, dai. Può variare la percentuale ma tutti abbiamo una parte di colpe, di responsabilità. Il risultato finale è il fallimento di una compagine politica iniziata nel 2009 con i migliori propositi. L’ho detto in Consiglio Comunale e il Sindaco l’ha presa male, anzi malissimo.
Oscar Wilde diceva “l’esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l’esame, poi ti spiega la lezione”. E’ possibile, ripartendo dagli errori commessi, fare del bene in futuro? Prima di rispondere a questa domanda occorrerebbe riconoscere i propri limiti e le proprie mancanze. Occorrerebbe. Vero Sindaco?

p.s. io e il consigliere Schillaci voteremo contro il bilancio. Non ci saranno ripensamenti da parte nostra, sia chiaro. Forse potrebbe ripensarci il consigliere/assessore Restifo, pronto a votare contro il bilancio per far decadere (solo) il consiglio comunale, continuando la sua esperienza in giunta.

p.s.bis. se mi dovessero fare la domanda: vuoi sfiduciare il Sindaco? Strategicamente dovrei rispondere “no perché a sei mesi avvantaggerei qualcuno…e poi io la mozione di sfiducia l’ho votata lo scorso anno”. Siccome l’unica ambizione che ho è quella di lasciare il ricordo di una politica diversa, più lineare, coerente, senza sotterfugi, non potrei che rispondere genuinamente a questa domanda: “si certo”.

p.s.ter. non credo che alla fine, conti alla mano, ci saranno 14 consiglieri disponibili a votare una sfiducia al Sindaco. Proprio per i motivi strategici che mi rifiuto di considerare.

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