Mi scrive Francesco

uno di quei ragazzi che di politica non ne voleva proprio sapere. L’ho conosciuto deluso, sconfortato, disilluso. Oggi, dopo aver toccato con mano il progetto liberamotta, Ciccio è uno dei ragazzi più attivi del gruppo. Uno dei piccoli miracoli di questo percorso. Bastano episodi come questo per farmi capire che siamo sulla strada giusta, con una prospettiva a lungo termine. Perché la pratica politica non si cambia solo nei mesi precedenti le elezioni.

Non è facile capire quali siano le ragioni che spingono sempre più lontano i giovani dal mondo della politica, ma provando a ipotizzare una risposta troverei di sicuro fattori conosciuti a noi tutti, a noi cittadini, uno di questi potrebbe essere la visione collettiva della politica, una visione negativa e che lascia spazio solo alla degenerazione, all’impossibilità di cambiare. E’ da diverso tempo che nei bar e nelle piazze si ascoltano le solite frasi : “I politici sono tutti ladri”, “la politica è una cosa sporca”,”il mio voto non cambierà le cose”, questi sono fra i pensieri più comuni, le famose frasi sempre uguali che passano da una bocca all’altra quasi fossero malattie, ma è anche vero che frasi del genere, pur essendo frutto di pigrizia mentale, partono e si sviluppano grazie alla realtà che è possibile riscontrare in esse. Si potrebbe, inoltre, parlare di come il termine cittadino abbia perso quel significato che in passato, soprattutto nel periodo del boom economico, induceva i giovani ad interessarsi di politica, poiché considerata strumento per partecipare al mutamento del paese. Oggi nel rapporto tra giovani e politica, qui a Motta, manca un tassello importante, il supporto di una consulta giovanile, che faccia da traghettatore e riduca le distanze, per aspirare così ad una politica più giovane e propositiva. La consulta è un organo di proposizione e di consultazione sulle realtà giovanili. Essa si configura come strumento di partecipazione giovanile alla vita civica del paese, è un mezzo privilegiato per fa sentire l’opinione di noi giovani, un’occasione di diventare protagonisti dei processi decisionali. Sono molte le azioni affidate alla consulta e nessuna di esse è di scarso rilievo, difatti può coordinarsi con consulte presenti in altre regioni, provincie e comuni. Promuove progetti, incontri e dibatti pubblici su temi attinenti alla condizione giovanile. Favorisce il rapporto tra gruppi giovanili e Istituzioni. Propone al Consiglio Comunale e alla Giunta Comunale progetti ed iniziative volte a prevenire e recuperare i fenomi di disagio giovanile. Quest’istituzione dovrebbe, quindi, essere realtà di ogni comune, oggi come non mai si ritrova ad essere una speranza di rinnovamento, che ci è distante solo qualche passo di volontà e nulla più.

Proprio riparlando di futuro, penso che l’istituzione della Consulta Giovanile, già prevista dal nostro Statuto comunale (proposta per la quale mi sono speso negli anni passati [inutilmente]), sia indispensabile per provare a cambiare il nostro paese con lo spirito dei più giovani. Con l’entusiasmo di chi la politica la respira con narici sane, annusando il mondo per quello che è, senza filtri e senza mollette. Forza ragazzi, il futuro è vostro/nostro.

ciccio

Contrassegnato da tag , , , , , , ,

Lascia un commento