Concilio Rionale I

concilio-vaticano-iiTorno a scrivere sulla questione festa medievale, stavolta con uno sguardo al futuro. Stiamo toccando il fondo, creando un pericoloso precedente. Credo che ciò che serva (e lo dico dal punto di vista politico) sia la convocazione da parte dell’amministrazione di un Concilio Rionale I, per rivedere e rilanciare una festa che, anno dopo anno, rischia di estinguersi. Vi provo a dare alcune sintetiche coordinate dell’idea che proporrei nel caso in cui fossi stato il sindaco.

Separiamo il sacro dal profano
Cos’è la festa medievale se non un surrogato di sana (spesso piacevole e divertente) rivalità, competizione, agonismo. Attualmente lo sfogatoio delle folkloristiche beghe tra Rioni si chiama festa di S. Anastasia e credo che questo non sia più accettabile. Creiamo allora uno spazio dedicato. Istituiamo l’Ente Palio di Motta Sant’Anastasia. Istituzionalizziamo la rivalità e inseriamo la competizione all’interno delle feste medievali che, in tal modo, diverrebbero il giusto contorno ad un grandioso evento turistico, unico in Sicilia, con cadenza annuale. Fatto questo, la festa religiosa potrà e dovrà celebrarsi ogni anno.

Rivitalizziamo la vita nei Rioni
La gara del Palio vedrebbe impegnati oltre agli intramontabili musici e sbandieratori anche altri rionali in svariate attività. Prendendo come modello l’Ente Palio Ferrara – http://www.paliodiferrara.it -, potrebbero introdursi antichi giochi medievali come la corsa dei putti e delle putte, la corsa dei cavalli e delle asine (e tanto altro ancora). Immaginate cosa comporterebbe, all’interno di ciascun Rione, la preparazione per la partecipazione ad ulteriori attività. Il cuore che batte e la testa al Palio, per vincerlo.

Revisioniamo la mappatura della festa
La festa medievale diverrebbe la festa del Palio. Attorno all’intenso calendario delle discipline in gara, si verrebbe a costruire un mondo di svago, di ristoro e di piacevole compagnia h24. L’importanza della festa diverrebbe “vincere il Palio“, nient’altro. Si potrebbero anche prevedere degli ingressi al circuito festa con un ticket per i turisti. Ticket (anche minimo) fondamentale per finanziare la festa palio. Oltre ai finanziamenti regionali a cui un Ente e un evento del genere potrebbero accedere.

Questa è solo una sintesi che da una visione diversa del paese. Per rilanciare la festa occorre un’amministrazione che intervenga, che si metta in prima linea con credo e coraggio. Non è mai troppo tardi. Pensiamo in grande e crediamoci.

* ringrazio G. per la discussione di oggi che ha ispirato questo post
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5 thoughts on “Concilio Rionale I

  1. drago antonino ha detto:

    Tu sai Danilo quando ci ho tenuto e ci tengo,forse,alla Festa e al Rione,ricordando certe disussioni avute con te anche in maniera accesa.Adesso no.Adesso che si faccia o non si faccia la festa medievale,che i rioni partecipano o non partecipano alla festa religiosa non mi interessa piu’ di tanto.In questi anni il nostro paese è stato attraversato da crisi profonde,ampliamento di discariche,scuole chiuse,trasporti fatiscenti ed essi,i Rioni,sono rimasti chiusi nel loro prezioso guscio,privando il paese di quella forza necessaria per rivendicare.Adesso nel guscio qualcosa si muove,adesso dal guscio esce qualche protesta,qualche insoddisfazione,chiaramente a questo punto corporativa.Anche loro,con la nullita’ che hanno espresso,hanno contribuito ad ammazzare il paese,a distruggerlo,a ridurlo in questo stato in cui è.Adesso che si facciano o non si facciano le feste medievali in un paese senza niente,a me non interessa piu’ di tanto.Esse dovevano essere le ciliegine di una torta che anche loro dovevavo impegnarsi ad imbastare,a far lievitare.Adesso che cercano la torta per porre tali ciliegine che sappiano che la torta non c’è piu’ anche per colpa loro e le ciliegine alla gente piacciano se sono coronamento di buone cose,di un paese vivo e vivibile se non la maggior parte li considera solamente per quelle che sono,piccole cose,forse anche gustose ma che uno puo’ farne a meno benissimo..

    • Pasqua Maria grazia ha detto:

      Sono d’accordo col Sig., sono le realtà attuali che contìno e non i fumi .Si deve pensare ai giovani ,ai disagi che ci saranno appena iniziano le scuole.La festa? Andate a pregare in chiesa, state sicuri che S. Anastasia sarà più contenta.

  2. Mauro Trovato ha detto:

    Sono certo che creando un circuito festa a pagamento l’80% dei visitatori non saranno più interessati. Il metodo, tra l’altro riuscitissimo, per finanziare questo tipo di manifestazione è quello della vendita delle pietanze offerte dai singoli rioni. Piuttosto che creare un circuito comune che altro non creerebbe se non confusione per il sovrapporsi di spettacoli nei luoghi di maggiore interesse, bisognerebbe valorizzare e attrarre il pubblico ognuno nel proprio rione. Volontà che negli ultimi anni non c’è stata da parte di alcuni, interessati solo a incassare i contributi del comune, che non hanno creato quell’ambiente medievale fatto di spettacoli di compagnie competenti e invece hanno organizzato quella tanto criticata “sasizzata”. Non è la strada chiusa a penalizzare uno piuttosto che l’altro rione, le alternative ci sono e ne ho in mente anche molte.. quelle proposte sono solo dei pretesti.

  3. […] tutti e per tutti, rispettando le esigenze di ognuno. Allora la mia idea resta sempre quella del concilio rionale I (che vi invito a rileggere) che è qualcosa di più ambizioso di una delibera approntata in […]

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