il sindaco esca dalle primarie (con dedica ai dubbiosi)

Qual è il senso del chiudersi in una stanza, attorno ad un tavolo, e partorire (spesso con dolori) il candidato sindaco di più gruppi? La scelta non può essere la solita autoproclamazione, non può esaurirsi nella solita prassi oligarchica del “vediamo chi ha più liste”. Bisogna rompere gli schemi maceri della politica mottese ed esternalizzare il processo politico. Quel processo troppo distante dalla vita reale. Le primarie sono l’unica strada. Vincendo (e animando) le primarie si vinceranno le elezioni. Non si tratta di un capriccio ma di una necessità: è necessario che il nostro paese inizi a parlare il linguaggio del cambiamento e della credibilità distaccandosi da quei prototipi di candidati ( Capuana, Carrà etc.) venuti dall’alto, come se fossero già predestinati a ricoprire quel ruolo (senza che nessuno l’avesse mai chiesto). Vi prego amici, compagni, alleati, elettori, non dobbiamo avere paura della nostra gente. Coraggio!

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